Prometto che non sarà sempre così, uno al giorno è troppo.
Oggi primo giorno di lavoro. Sveglia, caffè, niente colazione (stomaco chiuso, sono un ansioso) e si esce per prendere un taxi con il mio nuovo amico Constant.
Tutti pieni! ritratto quanto detto precedentemente, c’è un traffico pazzesco. Alla fine ne troviamo uno, contrattiamo per 2500 kyat (meno di 2 euro). 40 minuti imbottigliati, i semafori durano un’ eternità. Alla fine riesco ad arrivare all’ambasciata, dove mi spiegano dove sarà il mio ufficio (a circa 400 metri).
Ovviamente mi perdo, dopo mezz’ora di giri a vuoto e mezzo litro di sudore (ritratto anche quanto detto sul caldo) riesco a trovare l’autista dell’ambasciata che mi è venuto a prendere ieri e trovo la sede dell’Agenzia.
Ci sono due colleghi, mi spiegano cosa si fa, alcuni tips per sopravvivere, cosa farò (progetti multilaterali con le UN a quanto pare) e si fa ora di pranzo. Non me la sento di provare lo street food ancora, come fa un collega, e allora da perfetto expat appena arrivato una bella pizza di pizza hut. Buonissima.
Pranziamo assieme, e passo il pomeriggio a leggere alcuni documenti.
Si fa ora di tornare a casa, sono le 6.
Esco, cerco un taxi. Lo fermo. Gli dico dove voglio andare. Scuote la testa e se ne va. Bene. Ne fermo un altro. Stessa scena. Sarà la r moscia che mi rende incomprensibile.
Va beh, dalla mappa sembra vicino, e a me piace camminare.
Però è pieno di cani, e io non ho fatto il vaccino per la rabbia. Me ne trovo uno davanti. Mi ci avvicino piano piano. Si alza e mi guarda. Faccio un altro passo, ne fa uno anche lui e alza le orecchie. Passo indietro, ne fa un’altro in avanti.
A quanto pare i cani birmani sentono la paura. Corro indietro e attraverso lo stradone poco illuminato e pieno di macchine correndo. Altro cane. Stessa scena. Attraverso.
Ho fatto 1 km a zig zag prima di capire che forse è più probabile morire investito che di rabbia.
Cambio strategia, aspetto che arrivi qualcuno e passo vicino al cane passando all’esterno. Funziona.
Dopo essermi perso 2 volte, aver visto l’università e il Yangon Sailing Club arrivo a casa sudato fradicio e distrutto dopo 1 ora e 15 di cammino a schivare cani.
Domani taxi.
Vissuto 8 anni con Soum e hai paura dei cani! Stasera lo riferisco a Soum che ci rimarrà male.
Comunque ti saluta e abbaia di fronte alla tua foto. Baci
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Mi domando perché lavorare per pochi dollari per le UN quando potresti guadagnare decine di migliaia (milioni?) di Kiat come tassita!
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Nic mi fai morire dal ridere e sei bravissimo nel racconto….mi pare di vederti!!! Concordo con mamma ….Nuvola prima e Soum dopo….non puoi aver paura dei cani. Ti seguo. Bacio
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Grande Nic!!!!!!!!
ho riso 10 minuti nel pensarti sudato che fai zig zag traffico inseguito dai cani che cercano di modere le chiappa del novello SIR.
un abbraccio
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Ciao super finusss, hai ragione a non sottovalutare il miglior amico dell’uomo, lo stesso che vedi serenamente dormire durante il giorno è il minaccioso delle 18, ma il bello deve ancora venire. Dopo le 20 il tuo migliore amico si riunisce in branchi da 20 e le tue chiappe diventeranno il suo vero obiettivo. Soluzione: un robusto ” stanghet”, oppure chiedere alle UN di affidarti un progetto in Cina, unico paese orientale senza cani per ovvie ragioni.
Il tutto certificato dai numerosi viaggi in oriente ” del zio”.
Un abbraccio.
Mauro family
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